Un cuore-mente amorevole

[Il Buddha]

 

Il seguente passo, che chiude il Kakacūpamasutta, rappresenta probabilmente il punto più alto dell’etica del Buddha. Anche nel caso estremo in cui si venisse fatti a pezzi, occorre reagire senza coltivare odio, anzi con un atteggiamento amorevole. Occorre notare che l’enfasi è sull’importanza di mantenersi puri da elementi inquinanti, quali sono l’odio e la malevolenza.

 

O monaci, anche se dei briganti dovessero farvi a pezzi con una sega a due mani, non sareste seguaci del mio insegnamento se nella vostra mente ci fosse malevolenza verso di loro. Se dovesse accadere, dovreste esercitarvi in questo modo: “Le nostre menti rimarranno imperturbate. Non pronunceremo parole cattive. Rimarremo saldi nella compassione, con un cuore-mente pieno d’amore (mettacitta)1 e senza odio segreto. Mediteremo diffondendo amore verso quella persona. E partendo da qui mediteremo per diffondere un cuore-mente pieno d’amore a tutti nel mondo, un cuore-mente grande, crescente, senza limiti, libero da inimicizia e cattiva volontà”. Questo è il modo in cui dovreste esercitarvi.

Se riflettete spesso su questo insegnamento — la similitudine della sega — vedete qualche critica, grande o piccola, che non potreste sopportare?”.

“No, signore”.

“Quindi, monaci, dovreste riflettere spesso su questo insegnamento, la similitudine della sega. Questo sarà per il vostro benessere e la vostra felicità duraturi”.

Questo è ciò che disse il Buddha. Soddisfatti, i monaci erano contenti di ciò che il Buddha aveva detto.

 

1 Traduco con cuore-mente, e non semplicemente con cuore, perché citta è una facoltà che coinvolge sia il pensiero che l’emozione.

Kakacūpamasutta, Majjhima Nikāya, 21. Traduzione di Antonio Vigilante. Licenza CC BY-SA 4.0 International.