Il paradosso di Epicuro

[Epicuro]

Nel De Ira Dei Lattanzio riporta anche il cosiddetto paradosso di Epicuro, che riguarda l’incompatibilità dell’esistenza di Dio con la presenza del male nel mondo. L’argomento, come presentato da Lattanzio, è il seguente:

Dio, dice [Epicuro], o vuole eliminare il mali ma non può farlo, o può eliminarli senza però volerlo, o non può e non vuole, o può e vuole in un tempo. Se vuole senza però potere, è imperfetto, il che non può essere un attributo di Dio; se può senza però volere, è invidioso, cosa egualmente contraria a Dio; se non vuole né può farlo, è insieme imperfetto e geloso, pertanto non è Dio; se invece vuole e può farlo, come solo si direbbe convenire a Dio, qual è l’origine dei mali e perché Dio non li cancella?1

Lattanzio presenta questo ragionamento come un argomento formidabile (formidolosum), una obiezione difficile a quanti, come gli stoici e i cristiani, credono nella provvidenza divina. La sua risposta è che Dio può eliminare il male, perché la debolezza sarebbe incompatibile con la natura divina; tuttavia non vuole, e non per invidia, ma perché la presenza del male nel mondo ha una funzione pedagogica. Senza il male l’essere umano non potrebbe conquistare la saggezza (sapientia), che consiste nel saper sopportare il male con la forza dell’animo; e del resto senza la conoscenza del male non sarebbe possibile nemmeno quella del bene, ossia di Dio stesso, che è il bene supremo.

La questione si è riproposta nel Novecento, nell’ambito della riflessione teologica su Auschwitz. Come può essere che Dio abbia permesso il genocidio degli ebrei, senza ascoltare le loro preghiere? Il filosofo ebreo ha affrontato la questione nel libro Il concetto di Dio dopo Auschwitz2, sostenendo che dopo Auschwitz, appunto, occorre rinunciare all’idea della potenza di Dio, non potendo in alcun modo ritenere che Dio sia potente, ma non buono. Jonas riprende dalla mistica ebraica (la Qabbalah) l’idea dello Tzimtzum, la contrazione di Dio al momento della creazione del mondo. In questo ritrarsi Dio apre uno spazio per l’autonomia e la libertà dell’essere umano.

1 Lattanzio, La collera di Dio, Bompiani, Milano 2011, 13.20-21, p.97.
2 Hans Jonas, Il concetto di Dio dopo Auschwitz. Una voce ebraica, Il Melangolo, Genova 1989.

Testo di Antonio Vigilante. Licenza CC BY-SA 4.0 International.