[Il Buddha]

 

Il controllo della mente è centrale nell’insegnamento del Buddha. La radice ultima della sofferenza è psicologica; senza il governo della mente non è possibile alcuna felicità.

 

Agitata e instabile è la mente
difficile da proteggere e da frenare.
Il saggio la raddrizza
come fa il fabbro con la freccia.

Come un pesce estratto dal mare
e gettato sulla riva
questa mente annaspa
cercando di sottrarsi all'influenza di Māra.

Difficile da trattenere, volubile
va dove vuole
è bene domare la mente
una mente domata porta la felicità.

Così difficile da vedere, così sottile,
va dove vuole
chi sa discernere protegge la mente
una mente protetta porta la felicità.

La mente viaggia lontano
vagando da sola incorporea, nascosta alla vista.
Coloro che frenano la mente
sono liberati dai legami di Māra.1

Coloro che hanno una mente instabile
che non comprendono il vero insegnamento
e la cui fiducia vacilla
non perfezionano la loro saggezza.

Colui la cui mente è incorrotta e imperturbata
che è andato oltre il bene e il male2 ed è vigilante
non ha nulla da temere.

Sapendo che il corpo si rompe come un vaso
e che la mente è come una cittadella
attacca Māra con la spada della saggezza
custodisci la tua conquista e sii senza attaccamento.

Presto questo corpo giacerà sulla terra
privo di coscienza
gettato via come un tronco inutile.

Una mente mal diretta
fa più male di chi ci odia o è nemico.

Una mente diretta in modo corretto
fa più bene di nostra madre o di nostro padre
o di qualsiasi altro a noi caro.

 

1 Māra nel buddhismo è la personificazione delle tendenze desideranti che ostacolano il Risveglio. Poiché secondo la tradizione tentò il Buddha, si può in qualche modo paragonare al Diavolo cristiano. La differenza è che Māra non è un principio metafisico del male.
2 Non nel senso che possa comportarsi in modo immorale. Chi ha il pieno controllo della mente ha superato le radici psicologiche del male. Per questo non deve più combattere l’odio e la rabbia con la virtù.

Dhammapada, cap. 3, vv. 33-43. Traduzione di Antonio Vigilante. Licenza CC BY-SA 4.0 International.